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Vorrei installare dei condizionatori ma abito in un condominio. Devo attenermi a delle norme?
Se abiti in un condominio dovresti innanzitutto informare l’amministratore di condominio: sarà lui a fornirti tutte le indicazioni necessarie. In linea generale l’impianto esterno del condizionatore non dovrebbe danneggiare l’estetica del palazzo, e inoltre dovrebbe rispettare delle distanze minime tra balconi e finestre. Infine dovresti accertarti che il condizionatore in funzione non disturbi i vicini di casa, problema tuttavia oggi superabile grazie ai sistemi di condizionamento ultra silenziosi.
Cos’è la tecnologia inverter?
La tecnologia inverter è una tecnologia nata per consumare minore energia rispetto a quanto fa un condizionatore tradizionale. Funziona in questo modo:
1- Raggiunge la temperatura ideale molto velocemente
2- Una volta raggiunta la temperatura rallenta la sua attività, lavorando il minimo indispensabile per mantenere costante quella data temperatura.
Quali variabili devo considerare nella scelta d’acquisto di un condizionatore?
Esistono diverse variabili che si devono considerare. Innanzitutto la potenza del dispositivo: più è alto il valore in BTU maggiore sarà la capacità di raffrescare e riscaldare l’ambiente. Devi installare il condizionatore in un ambiente grande o piccolo? L’ambiente è esposto al sole? Anche la classe energetica è un elemento che non va trascurato, poiché una classe energetica alta comporta una prestazione migliore, ma anche un risparmio energetico maggiore. Non è da dimenticare nemmeno la silenziosità del dispositivo: esistono modelli ultra silenziosi e altri meno.
Quali sono le classi di condizionatore che permettono un risparmio energetico maggiore?
È consigliabile acquistare un condizionatore di classe energetica A o superiore, che avrà un costo maggiore rispetto alle classi B o C ma che consentirà poi un risparmio maggiore dei consumi. Naturalmente più si sale di classe energetica più il consumo si abbasserà. Con l’acquisto di un condizionatore A+++, per esempio, si stima un consumo annuo di massimo 160 KWh. Per i condizionatori di classe B e C abbiamo dei consumi superiori: dai 160 fino ai 180 kWh stimati per la classe B; dai 180 ai 190 kWh per la classe C.
Come mai l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici è sostenibile?
Il pannello fotovoltaico permette di trasformare la luce solare in energia elettrica senza generare emissioni di anidride carbonica. Questo avviene perché non necessita della combustione e, quindi, di processi inquinanti per l’ambiente. L’energia prodotta è completamente pulita.
Dove devo installare il mio impianto fotovoltaico?
Ci sono tanti fattori che possono influire sulla scelta della posizione più corretta. Sicuramente i principali
sono:
-    Disponibilità dello spazio necessario per installare i moduli
-    Corretta esposizione
-    Planimetria tetto-casa
Un posizionamento scorretto compromette la prestazione dell’impianto e porta a una riduzione dell’energia disponibile.
L’energia prodotta arriva direttamente alla mia abitazione? Cosa succede se il mio impianto genera più dell’energia necessaria?
L’energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico può essere utilizzata direttamente per le tue esigenze: viene incamerata e utilizzata in qualsiasi momento della giornata per le esigenze della tua casa o della tua azienda. È possibile effettuare anche uno “scambio sul posto”, che prevede la cessione dell’energia in esubero e non utilizzata per esigenze interne. In questo caso, dopo aver effettuato la cessione al proprio fornitore, essa viene pagata al prezzo di mercato.
I pannelli solari generano energia anche in giornate nuvolose o in presenza di ombra?
Certamente! L’impianto sfrutta la radiazione solare diffusa, consentendo di ricavare energia solare anche in giornate nuvolose. Il rendimento sarà minore rispetto a giornate di sole, ma non c’è da preoccuparsi: il calo di attività è mediamente compresa tra il 10% e il 25%. È da considerare, inoltre, che è possibile sfruttare degli ottimizzatori, in grado di non arrestare il proprio lavoro davanti a ombre di tipo strutturale.
Quali servizi di pulizia offrite?
Offriamo tanti servizi diversi come pulizie stagionali, pulizie post cantiere e pulizie industriali.
Che si tratti di un’abitazione privata, quindi, piuttosto che di una piccola o grande azienda, interveniamo.
Utilizzate gli stessi prodotti per la pulizia che potrei trovare in commercio anche io?
Gli interventi sono generalmente due. Si inizia con un’azione preventiva anti larvale, che consiste nello spargere pastiglie negli scoli d’acqua per far morire le larve, per poi passare all’azione adulticida. In questo caso il prodotto viene erogato su erba e siepi per far morire le zanzare presenti nell’ambiente. Dopo qualche ora dal contatto con questo prodotto, infatti, le zanzare muoiono.
Quando bisogna intervenire per eliminare le zanzare? E quante volte è consigliabile effettuare l’intervento?
L’azione anti larvale si effettua appena terminano le gelate, quindi indicativamente tra Febbraio e Maggio. L’azione adulticida, invece, inizia a fine Maggio e si conclude a fine Ottobre. Il singolo intervento è efficace per circa due settimane, dopo tale periodo l’efficacia va a diminuire. Per questo è consigliabile effettuare l’intervento ogni 15/20 giorni, per avere una copertura costante nel tempo.
La formazione dei lavoratori viene realizzata in orario di lavoro?
I percorsi di formazione, così come quelli di informazione e addestramento, sono disciplinati dall’articolo 37 comma 12 che nello specifico dice: “La formazione dei lavoratori e quella dei loro rappresentanti deve avvenire, in collaborazione con gli organismi paritetici di cui all’articolo 50 ove presenti, durante l’orario di lavoro e non può comportare oneri economici a carico dei lavoratori”. L’attività formativa e informativa, dunque, viene realizzata in orario di lavoro e nell’ipotetico caso in cui ciò non sia possibile e si debbano somministrare i corsi di formazione fuori orario di lavoro le ore extra impiegate devono essere corrisposte al lavoratore sotto forma di retribuzione di ore di straordinario.
Cos’è la sorveglianza sanitaria e cosa comprende?
La sorveglianza sanitaria è l’insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa. Consiste nell’effettuazione di visite mediche (art. 41, comma 2 D.Lgs. 81/2008):
-    preventive all’inizio di una attività lavorativa, che esponga ad un rischio per il quale è prevista la sorveglianza sanitaria;
-    preventive in fase preassuntiva per volontà del Datore di Lavoro;
-    prima della ripresa dal lavoro, dopo un’assenza per motivi di salute superiore ai 60 giorni continuativi;
-    periodiche con la cadenza definita dalla normativa o stabilita a discrezione tecnico-professionale del medico competente;
-    alla cessazione del rapporto di lavoro, per i casi stabiliti dalla normativa.
Quali figure è tenuto a nominare il datore di lavoro?
Il Datore di Lavoro è tenuto a nominare un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) ed eventuali addetti, il Medico Competente, ove previsto dalla normativa, e un adeguato numero di addetti al Primo soccorso e all’Antincendio, in base al rischio e alle dimensioni aziendali. I Lavoratori hanno il diritto di eleggere un Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS): qualora quest’ultimo non venga eletto, viene designato automaticamente un rappresentante per la sicurezza territoriale.

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